Ganz a SportWeek: "Dopo il passaggio al Milan mi hanno insultato anche gli amici"

Ganz a SportWeek: "Dopo il passaggio al Milan mi hanno insultato anche gli amici"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 09:00Rassegna Stampa
di Manuel Del Vecchio

La storia del derby tra Milan ed Inter è stata scritta anche da pagine e pagine di doppi ex. Tra i più importanti e iconici c'è soprattutto Maurizio Ganz, attaccante che dai nerazzurri passò in rossonero, non senza portarsi dietro varie polemiche. Il centravanti, in vista della stracittadina di domenica, è stato intervistato da SportWeek:

Lei passò dall’Inter al Milan. Perché?

“È stata la società a mandarmi via. Nell’Inter c’erano Ronaldo, Zamorano, Recoba più Moriero e Djorkaeff. Io sarei rimasto, non è stato possibile. Mi volevano il Milan e il Lecce. Sono andato al Milan ed è scoppiato un casino. I tifosi mi consideravano un traditore”.

Nel suo libro "El segna semper lü", scritto con Tiziano Marino, ricorda: “Mi hanno insultato anche gli amici veri”.

“Sì, purtroppo. Amici, non tifosi, gente con cui fino alla sera prima andavo fuori a cena. Persone che credevo vicine e che invece mi hanno pesantemente offeso, solo per aver cambiato maglia. Giorni molto tristi. Mi chiamavano al telefono, mi insultavano e riattaccavano. Nonostante questo, nonostante il male subìto non ho mai pensato “chi me l’ha fatto fare?”. In nerazzurro avevo un sogno e quel sogno mi era stato rubato. Il Milan mi ha dato l’opportunità di tornare a inseguirlo. Io ho solo accettato”.

Poi arriva il derby di Coppa Italia e…

“Dopo 23 giorni, una delle serate più difficili della mia vita. Gioco titolare, vinciamo 5-0 e faccio gol, il secondo. Savicevic semina il panico sulla fascia, Sartor nel tentativo di fermarlo mi passa la palla, un assist. Metto dentro di piatto, in diagonale. I tifosi del Milan si mettono a cantare: risegna semper lü”.

Dopo la sosta, riecco il nuovo derby. Inter prima, Milan secondo. Dove e come lo vivrà?

“In tv o a San Siro, abito lì vicino. E sarà, come sempre, emozionante. Io lo vivo come quando giocavo, intensamente. E seguirò con ansia e attenzione i miei colleghi attaccanti”.

Preferenze?

“No. Interesse e ammirazione per Lautaro e Leao. Fanno la differenza e divertono.

Quelli dell’Inter segnano, quelli del Milan fanno fatica...

“Gimenez e Nkunku? Si sbloccheranno. Conosco bene quel mestiere. Basta un gol in deviazione, il tiro di un centrocampista che ti sbatte addosso, la metti dentro e poi riprendi”.

Inter e Milan a centrocampo hanno tanta qualità.

“Bravissimi tutti. Faccio solo due nomi: Barella e Modric. Meravigliosi”.