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Buriani: "Milan, domani la squadra fa la differenza: se giochi bene il pubblico conta relativamente. Var? C'è e va usato"

ESCLUSIVA MN - Buriani: "Milan, domani la squadra fa la differenza: se giochi bene il pubblico conta relativamente. Var? C'è e va usato"MilanNews.it
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lunedì 17 aprile 2023, 16:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Ruben Buriani, ex centrocampista del Milan che in rossonero ha vinto un campionato e ha anche svolto il ruolo di direttore tecnico del settore giovanile rossonero dal 1995 al 1997, è stato intervistato in esclusiva da MilanNews.it per parlare alla vigilia del quarto di finale di Champions League contro il Napoli, altra squadra in cui ha militato per una stagione nel corso della sua carriera. Queste le sue dichiarazioni.

Buriani, terzo incontro tra Milan e Napoli alle porte: in campionato hanno dominato i rossoneri, all’andata in Champions una gara equilibrata in cui hanno fatto la differenza le giocate individuali. Che partita si aspetta domani?

Ogni partita ha una storia a sé, il campionato ha dimostrato una cosa e poi la Champions ne ha dimostrata un’altra tenendo conto che il Napoli aveva un attacco spuntato. Sono partite talmente delicate e importanti che basta un niente per risolverla da una parte e dall’altra. Sarà una gara difficile, il Milan parte da un vantaggio importante di un gol. Il Napoli deve stare attento a non concedere spazi al Milan perché in contropiede ti fa male; allo stesso modo il recupero di Osimhen può creare qualche scompiglio nella difesa rossonera. Il Milan poi ha un Dna per questa coppa, anche se la squadra è giovane: fattore che il Napoli ancora non ha e può essere un dato positivo

Pioli ha fatto molto turnover contro il Bologna, cambiando 10 elementi della squadra titolare: è la mossa giusta?

Io credo che ogni allenatore abbia il polso della situazione e ha i giocatori a disposizione tutti i giorni, li osserva e li segue. Pioli e il suo staff avranno ben ragionato per questi dieci cambi, valutando tutta la situazione. Ciò farà sì che i giocatori che domani scenderanno in campo saranno riposati: d’altronde qualsiasi squadra che gioca ogni tre giorni, qualcosa ci rimette sempre. Pioli avrà valutato di avere i dieci che non hanno giocato a Bologna nelle condizioni ottimali domani sera” 

Come si spiega questo andamento altalenante del Milan nel corso della stagione?

Purtroppo ci sta, quando una squadra è giovane. L’anno scorso andava tutto bene e qualsiasi cosa facevano lo facevano con una naturalezza incredibile. Quest’anno qualcosa ha funzionato bene: d’altronde anche gli infortuni e tante altre piccole cose che succedono all’interno di una squadra, han fatto sì che in Champions League sia andata bene e in campionato un po’ meno. Ma tutte le squadre che giocano ogni tre giorni qualche strascico sul campo lo lasciano sempre. Senza dimenticare i Mondiali che hanno inciso molto: Leao e Theo sono tornati senza essere quelli dell’anno scorso

Riuscirà il Milan a qualificarsi per la Champions dell’anno prossimo?

Me lo auguro. Chiaro che deve tornare a vincere, perché se pareggi con Empoli e Bologna, senza nulla togliere, questa diventa una costante in negativo. Quando non riesci a vincere queste partite, le altre ne approfittano: anche se, tirato fuori il Napoli, le altre più o meno hanno avuto tutte difficoltà. Bisogna puntare bene gli obiettivi e sperare di raggiungerli con i risultati: il campo dirà poi la verità. Il Milan in Champions ha ritrovato verve e mentalità giusta

Contro il Napoli chi sarà l’uomo che dovrà fare la differenza nel Milan e perché?

E’ la squadra che deve fare la differenza. Uno da solo fa fatica a vincere le gare. Se giochi da squadra, come hanno fatto all’andata, è più semplice. Poi dopo c’è la potenza di Leao e di Theo, in mezzo al campo Bennacer, Krunic e Tonali… Dev’essere una sinfonia, un’orchestra che funzioni bene. Bisogna stare sempre con gli occhi bene aperti”.

E lo spauracchio numero uno partenopeo?

Il ritorno di Osimhen in una squadra come il Napoli è importante, con la sua straripante forza fisica che ha anche il Milan quando Leao sta bene”.

Come si affronta l’ambiente del Maradona, che sarà caldissimo?

II Napoli sarà una squadra agguerrita, che ha ritrovato il suo pubblico in un campo difficile e ostico. Napoli è una città passionale, dove il calcio si vive quotidianamente. Milano ha meno folklore. Però è chiaro che il Milan in campo internazionale è andato su campi importanti, già l’anno scorso: ha visitato campi dove il tifo si fa sentire, perciò sono abituati. Credo che il pubblico conti relativamente: se giochi bene e fai gol, anche il pubblico può far poco

Cosa ne pensa degli episodi arbitrali delle ultime partite?

Anche per gli arbitri è difficile: basta un contrasto, un mezzo centimetro. Gli arbitri in questo momento li ritengo bravi ma è chiaro che quando ti arriva qualcosa contro ti dà fastidio. Credo che nell’arco di un campionato le cose si equivalgono sempre, in positivo e negativo. Il rigore di Rebic si faceva fatica a vedere dal vivo. Certo, il Var c’è e se c’è va usato ma credo ne abbiano parlato dato che ne hanno la facoltà. Poi, è difficile anche per gli arbitri decidere anche in una frazione di secondo”.

Lei è stato direttore sportivo del settore giovanile del Milan per due stagioni, dal ‘95 al ‘97: la primavera rossonera si è qualificata alle final four di Youth League che si giocheranno il prossimo weekend. Cosa pensa di questo traguardo e qual è il suo pronostico?

Faccio un grosso in bocca al lupo alla squadra di Abate. Chiaro che quando raggiungi questi traguardi, sono obiettivi importanti. In campionato va un po’ meno bene però è una squadra molto giovane e a questa età lo scotto lo paghi. In campo europeo si possono utilizzare altri tipi di giocatore e il Milan di giocatori bravi ne ha. Mi auguro che loro insieme a tutto lo staff portino a questa meravigliosa tappa di cui questi ragazzi sono stati artefici. Gli va dato merito

Infine, un pronostico secco per domani?

Non me la sento di fare un pronostico su questa gara, perché è una sfida difficile per entrambe

Intervista di Francesco Finulli