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Currò: "Non credo che lo scambio Higuain-Morata si verificherà. Fabregas? Dipende dalle uscite"

ESCLUSIVA MN - Currò: "Non credo che lo scambio Higuain-Morata si verificherà. Fabregas? Dipende dalle uscite"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 1 gennaio 2019, 10:00ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Enrico Currò. Con la firma di Repubblica abbiamo parlato della posizione di Gattuso, della vittoria contro la Spal e dell'imminente sessione di mercato che sta per aprire i battenti.

Pensa che la conferma pubblica a Gattuso alla vigilia di Milan-Spal possa aver contribuito alla vittoria ottenuta contro i biancazzurri?
"Non credo che abbia fatto la differenza nella prestazione, perchè mi è apparso che la squadra fosse unita a prescindere, anche nelle partite in cui non è andata bene. Sicuramente ha fatto stare più tranquilli tutti e ha dato più sicurezza. E' stato importante che la società abbia dato un segnale così forte, più per fare chiarezza a livello mediatico. Al di là dei discorsi di mercato che sono stati fatti sulla panchina rossonera, io credo che la verità la sapessero sia Gattuso che i dirigenti rossoneri".

Ad un solo punto dal quarto posto e con l'infermeria che piano piano si svuoterà, ad eccezione di Bonaventura. Il Milan può guardare con fiducia all'anno che è appena cominciato?
"La partita con la Spal ha detto due cose sul piano tecnico. La prima è che, quando la squadra gioca con le sue sicurezze e con la maggior parte dei giocatori titolari - è stata forse la prima gara in cui mancavano solamente Biglia e Bonaventura - la squadra rende. La seconda è che il Milan non chiude le partite. Questa sofferenza è insita nelle caratteristiche del Milan dall'inizio della stagione. Sono state tante altre le partite vinte con sofferenza o perse di misura. Il Milan sbaglia una quantità di gol che ha pochissimi riscontri in tutta la Serie A. Credo sia il principale difetto da correggere".

Quell'abbraccio nei confronti di Gattuso, seguito al gol dopo una lunga astinenza, può essere il gesto che faccia svoltare definitivamente la stagione di Higuain?
"Non so se quell'abbraccio dopo il gol possa essere la svolta. Quella rete ha un significato. Anche quando non sta bene fisicamente - al di là di tutti i problemi psicologici che può avere, però si vede che non è al massimo della condizione - può comunque fare la differenza. La verità è che quando starà bene dal punto di vista fisico vedremo un altro Higuain. La fiducia di Gattuso nei suoi confronti è stata la chiave. Lo ha detto lui stesso al termine della partita, che ha sentito la vicinanza dell'allenatore e dei compagni".

Si sente di escludere, dunque, che possa conretizzarsi lo scambio Higuain-Morata, nonostante non sia un segreto il forte gradimento di Sarri nei confronti del Pipita?
"Quando ci sono giocatori del livello di Higuain è normale che ci siano dei corteggiamenti più o meno spinti. Non mi pare che la cosa sia mai stata presa seriamente in considerazione, anche perchè poi in questo momento l'ultimo dei pensieri credo sia quello di sostituire il centravanti. Nel mercato poi si sa, può succedere di tutto, ma non ne vedo la ragione. A maggior ragione dopo le parole dello stesso giocatore, di Gattuso, di Leonardo e di Maldini".

Quali saranno le linee guida del Milan nel mercato che sta per iniziare?
"Non sono in grado di fare nomi. Quello che posso dire è che il Milan abbia un'esigenza, che è quella di non andare troppo in là a fare acquisti. Il Milan ha degli impegni per i quali non può aspettare. Credo che le idee siano chiarissime e che siano stati bravi a non far filtrare nulla. Penso che Leonardo abbia già più o meno bloccato gli obiettivi. Fabregas? Leonardo e Maldini hanno fatto capire molto chiaramente che i paletti del Financial Fair Play sono piuttosto rigidi, quindi si possono fare operazioni in entrata solo per la cifra che incassi dalle cessioni. Se Borini andasse veramente in Cina, li potresti reinvestire per il catalano. Il richiamo della UEFA su Paquetà è abbastanza significativo".