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Galderisi: "Ibrahimovic e il lavoro di Pioli hanno cambiato il Milan. Il campionato deve essere concluso"

ESCLUSIVA MN - Galderisi: "Ibrahimovic e il lavoro di Pioli hanno cambiato il Milan. Il campionato deve essere concluso"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 17 marzo 2020, 14:00ESCLUSIVE MN
di Pietro Andrigo

La redazione di Milannews.it ha contattato Giuseppe Galderisi. Con l’ex attaccante italiano e ora attuale allenatore abbiamo parlato dell’emergenza Coronavirus e della burrascosa situazione in Casa Milan. Queste le domande e le risposte: 

Stiamo passando un momento difficile in cui il calcio giustamente viene in secondo piano. Che cosa ne pensa delle disposizioni tardive della UEFA? 

“Sai io sono un allenatore di calcio e come hanno detto tanti miei colleghi, a parlare sono tutti bravi. Mi viene in mente una frase di mio nonno che diceva “come fai, fai sbagli e tutti hanno ragione”, quindi probabilmente sì ci sono state alcune disposizioni tardive ma in questo caso è anche vero che è difficile prendere le decisioni giuste. Mi auguro che d’ora in poi si prendano decisioni per tutelare la nostra salute e poi di di riiniziare a giocare a calcio.”

Tra le tante ipotesi per il campionato si parla della possibilità di concluderlo in estate con un rinvio dell’Europeo o anche della possibilità di disputare playoff e playout. Quale possibilità ritiene più intrigante e giusta?

“I playoff e I playout li lascerei stare. Mi auguro che fino al 30 giugno ci sia la possibilità di finire i campionati. L’Europeo si potrebbe anche spostare ma anche questo è un mio pensiero. Esistono delle leghe e delle istituzioni sportive che sicuramente sapranno fare la scelta migliore. Principalmente credo che sia meglio concludere i nostri campionati.”

Alla luce del recente burrascoso addio di Boban e appurato che in un litigio si sbaglia sempre in due, dove ha sbagliato il dirigente croato e dove Gazidis?

“Non ho idea di chi abbia sbagliato. Sicuramente nel calcio la chiarezza è fondamentale, un buon rapporto si può deteriorare per tanti motivi e a volte proprio da un litigio nascono grandi vittorie e grandi complicità. In questo caso però non saprei dove hanno sbagliato Boban e dove Gazidis.”

Circola il nome di Rangnick per il futuro del Milan. Crede possa essere un punto di svolta per i rossoneri o è meglio continuare su Pioli?

“Io sono innamorato di Pioli per come allena. In un momento come questo non credo sia giusto fare uscite del genere, il Milan sta facendo uno sforzo immane per cercare di riprendersi dall’arrivo di Pioli e con buone prestazioni. Guardare avanti va bene ma mettere confusione secondo me non è giusto.”

In un Milan alla ricerca di continuità quale crede possano essere i giocatori che possono comporre la spina dorsale rossonera da cui ripartire?

“Sicuramente giocatori come Donnarumma, Romagnoli e Bennacer, profili importanti che possono dare tanto. Dipenderà poi molto da chi sarà l’allenatore e dalle scelte che farà.”

Premesso che ormai Ibrahimovic non stupisce più, sotto quale aspetto lo svedese l’ha maggiormente colpita?

“Ibrahimovic è un fenomeno, già per la scelta che ha fatto è riuscito a dare una forza e un’iniezione di fiducia generale che vale più di qualsiasi gol. La sua presenza, il suo modo di vivere le partite ha portato tantissima forza. Tutto questo abbinato al buon lavoro di Pioli, è riuscito a cambiare la testa della squadra che nelle ultime partite ha fatto molto bene. L’arrivo di un giocatore con grande personalità e l’ambizione di arrivare al massimo, è quello di cui il Milan aveva bisogno."