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Lodetti: "Gattuso difensivista? No, vi spiego perchè. San Siro come il Bernabeu, non si tocca. Derby? Il Milan sta meglio"

ESCLUSIVA MN - Lodetti: "Gattuso difensivista? No, vi spiego perchè. San Siro come il Bernabeu, non si tocca. Derby? Il Milan sta meglio" MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 14 marzo 2019, 20:30ESCLUSIVE MN
di Salvatore Trovato
fonte intervista di Salvatore Trovato

In vista del derby di domenica, la redazione di MilanNews.it ha intervistato Giovanni Lodetti, storico calciatore rossonero. Lui, di sfide con l’Inter, ne ha vissute parecchie. Ecco le sue dichiarazioni.

Milan-Inter in lotta per la Champions, finalmente un derby con un obiettivo importante.

"Il derby è una gara particolare, non si può fare una previsione. Ovviamente tra le due squadre c’è quella che sta meglio e quella che sta peggio: in questo momento, dal punto di vista del gioco, il Milan sta meglio. Però è un derby e può succedere di tutto. Io mi auguro soltanto che sia una bella partita".

Ci racconta un aneddoto?

"Ricordo un derby dei miei, parliamo di cinquant’anni fa. Mercoledì l’Inter giocava in Coppa dei Campioni contro la Dinamo di Bucarest. Io, Trapattoni e Pelagalli andammo a vederli e loro vinsero 6-1. A quel punto dissi: “Ragazzi, io domenica non vengo, perché questi ci massacrano”. Invece è successo tutto al rovescio: vincemmo 3-0 e io realizzai i primi due gol. Questo per dire che il derby è una partita particolare, molto affascinante, dove è quasi impossibile prevedere il risultato".

Lei conosce bene Gattuso: come sta vivendo questo avvicinamento alla partita?

"Credo che Rino si affacci a questo derby in maniera positiva, anche perché la squadra gli sta dando delle belle soddisfazioni. È riuscito a creare un Milan competitivo, dove ogni giocatore ha un ruolo preciso. Stanno facendo dei buonissimi risultati. Forse nelle ultime partite stanno pagando un po’ la fatica, ma siamo messi bene: siamo al terzo posto, davanti all’Inter, credo che Rino abbia fatto un gran lavoro".

Eppure c’è chi definisce Gattuso un allenatore troppo difensivista: lei è d’accordo con questa etichetta?

"Rino ha messo gli uomini al posto giusto. Un allenatore non è difensivista perché pensa di non attaccare. È solo che in determinati momenti un tecnico vede la sua squadra un po’ in difficoltà e allora la protegge un attimo. Ma Gattuso, quando ha avuto l’occasione, ha schierato più attaccanti e ha vinto".

L’assenza di Icardi avvantaggia il Milan?

"È un grande attaccante, ma queste situazioni non dovrebbero esserci perché creano disagio. Credo che ci voglia buonsenso da parte di tutti: né lui né la società hanno fatto una bella figura. Purtroppo sono cose che capitano. Io ricordo che l’anno in cui José Altafini andò via per il contratto ci furono dei discorsi poco piacevoli. Non entro nel merito della questione perché non la conosco: parlo da esterno e dico che queste cose non fanno bene al calcio".

All’andata, gli errori nella stessa azione di Romagnoli, Musacchio e Donnarumma portarono al gol di Icardi. Oggi sono loro i pilastri del Milan. È cambiato tutto.

"Rino ha avuto pazienza e la squadra lo ha seguito. Musacchio sta facendo benissimo e insieme a lui Romagnoli. Si sono amalgamati molto bene e la squadra ne ha tratto dei vantaggi. Quando di parla di squadra bisogna che tutti stiano bene, se qualcosa non funziona si paga dazio".

Quella rete di Maurito allo scadere brucia ancora: è il momento di vendicarla, non crede?

"Come detto, il derby è una partita che non si può prevedere. Dal punto di vista del gioco stiamo meglio noi, ma bisogna considerare il temperamento dell’Inter, lo stadio stracolmo... Insomma, ci sono tante situazioni. Dobbiamo anche tener conto che l’Inter gioca questa sera, questo può essere un vantaggio per il Milan. Dal punto di vista della squadra, in questo momento stiamo meglio noi".

Ultima domanda: si parla di una possibile demolizione di San Siro, cosa ne pensa?

"Da ragazzo, quando parlavano di San Siro, la mia voglia era quella di poterlo vedere. Il Meazza è come il Bernabeu, sono stadi che hanno fatto la storia. Non sono favorevole a buttar giù San Siro. Lo lascerei com’è, ovviamente facendo delle modifiche".