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M. Colombo: "Milan, rosa non migliore dopo il mercato"

ESCLUSIVA MN - M. Colombo: "Milan, rosa non migliore dopo il mercato"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 3 febbraio 2020, 18:30ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

Il Milan si ferma a cinque vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia ed impatta per un 1-1 nella sfida casalinga contro il Verona. Per parlare della sfida contro i gialloblù e per fare un punto sul momento dei rossoneri, la redazione di MilanNews.it ha contattato Monica Colombo, firma del Corriere della Sera.

Un passo indietro per il Milan, dopo i buoni risultati ottenuti nelle ultime partite.
"Il Milan ieri, specie nella prima parte della gara, ha ampiamente sofferto. Era da mettere un po' in preventivo. Ieri per il Milan era una sorta di esame di maturità, che aveva praticamente sempre vinto nel nuovo anno dall'arrivo di Ibra, ad eccezione della prima gara del 2020. Dopo un inizio in in cui i giocatori sono sembrati un po' spaesati - Leao ha confermato di non essere una prima punta - nel finale di gara la squadra di Pioli ha avuto l'occasione di vincere. Resta il rammarico, perchè le frenate di Roma e Atalanta, avrebbero portato il Milan a 5 punti dalla zona Champions".

Più che l'assenza di Ibra, contro il Verona si è sentita l'assenza di un vice-Ibra?
"Penso che l'assenza di Piatek si farà un po' sentire, nel senso che non ci sono ricambi a livello di prime punte. Detto questo, ieri bisogna sottolineare che c'era un centrocampo completamente ridisegnato, perchè Bennacer ha dimostrato di essere indispensabile per il Milan. Calhanoglu ieri è stato riadattato come interno di centrocampo. Ieri non mancava solo Ibra, ma mancavano anche Bennacer e Krunic. Nel momento in cui costruisci meno in mezzo diventa più complesso anche per gli attaccanti riuscire ad essere decisivi".

Ieri Pioli, complici sia squalifiche che infortuni, aveva a disposizione una rosa ridottissima: ritiene che in sede di mercato sia stata sottovalutata l'importanza di avere delle riserve all'altezza?
"Un po' sorprende che siano stati venduti dei giocatori come Piatek e Suso che, pur essendo mal tollerati dal pubblico, sono state delle colonne del Milan di Gattuso. Quindi, se uno guarda i conti, sorride e pensa al fatto che si sia allegerito il monte stipendi. Dal punto di vista tecnico, invece, non si può dire che la squadra si sia arricchita. Se ora guardiamo al calendario, il Milan giocherà domenica il derby e il giovedì seguente con la Juventus in Coppa Italia. Viene da chiedersi se Ibra, a distanza di quattro giorni, riuscirà a sostenere entrambi gli impegni per 90 minuti. Abbiamo subito una prova del nove alle porte".

Il mercato del Milan si spiega solamente con un'esigenza di sistemare i conti da parte della proprietà?
"Non solo. Da parte dei manager dell'area tecnica c'era il desiderio di fare un po' di pulizia in vista di quella che sarà una rivoluzione più completa nel mercato estivo. Probabilmente Maldini e Boban, al di là di quelle che erano le cessioni, avrebbero compensato con degli acquisti. Ora, è vero che qualcuno è arrivato, però a parte Ibra non sono arrivati certamente dei campioni".

Domenica prossima ci sarà il derby: quali possono essere le armi del Milan da sfruttare a proprio vantaggio contro una corazzata come quella di Antonio Conte?
"Sulla carta ci sono 19 punti di differenza, un'enormità. Il derby è una partita a sè e quindi è ovvio che, pur partendo sfavorito, il Milan ha delle armi da poter sfruttare: la presenza fisica di Ibra, la prepotenza di Theo Hernandez, la sicurezza che può fornire Donnarumma tra i pali. Un successo nel derby sarebbe una benzina incredibile per il resto della stagione. Diversamente, gli effetti di un'eventuale sconfitta dipenderebbero dalle proporzioni dell'insuccesso".

Con una vittoria il Milan sarebbe salito a 5 punti dalla zona Champions: giusto crederci o dev'essere una parola tabù a Milanello per il momento?
"In questo momento credo sia più realistico pensare all'Europa League. 7 punti possono essere recuperati alla Roma, che in questo momento è più discontinua. A lungo andare, invece, mi sembrerebbe più complesso nei confronti dell'Atalanta, anche se il Milan ha vantaggio di giocare una volta alla settimana".