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Maniero: "Milan, difficile azzeccare l'allenatore. Piatek? Come Inzaghi"

ESCLUSIVA MN - Maniero: "Milan, difficile azzeccare l'allenatore. Piatek? Come Inzaghi"MilanNews.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 12 ottobre 2019, 17:00ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

Esonerato Giampaolo, ecco Pioli. Tra una settimana il Milan riprenderà il proprio campionato dopo aver effettuato il cambio della guida tecnica. Per parlare della panchina rossonera, ma anche di altre tematiche calde in casa Diavolo, la redazione di MilanNews.it ha contattato Filippo Maniero, ex attaccante del Milan.

Giusto cambiare allenatore dopo solamente 7 giornate o Giampaolo avrebbe meritato più tempo?
"Tempo, normalmente, nel calcio non viene concesso. Si sente sempre alla TV o si legge sui giornali 'ha bisogno di tempo', 'diamogli tempo', anche da parte dei dirigenti, però poi alla fine di tempo ne viene concesso pochissimo quando non arrivano i risultati. Seguendo la logica, quindi, dico che avrebbe avuto certamente bisogno di tempo, perchè un allenatore che arriva a giugno non può avere la bacchetta magica ed essere primo in classifica".

4 sconfitte nelle prime 7 partite gli sono state, però, fatali. Anche nell'ultima vittoria a Genova, inoltre, il Milan non ha brillato.
"Nel primo tempo sono d'accordo che il Milan ha fatto male, però nel secondo tempo ha avuto una reazione e ha ribaltato la partita in pochi minuti. Questo è sintomo di una squadra che quando vuole far le cose le fa bene. Guardando i risultati, considerando che siamo in Italia, è logico cambiare. Mi viene in mente, però, la lungimiranza dell'Atalanta dello scorso anno. I bergamaschi erano partiti male nelle prime partite di campionato, poi abbiamo visto cosa ha fatto e cosa sta facendo la Dea. Se si crede in una cosa, la si porta avanti fino in fondo. Se non ci si crede, è giusto cambiare".

Sfumato Spalletti sul più bello, può essere Pioli l'allenatore giusto per risollevare le sorti del Milan?
"Stiamo parlando di un allenatore che ha già fatto vedere di saperci fare, perchè le squadre che ha allenato hanno sempre fatto abbastanza bene. Penso possa essere l'allenatore giusto, anche se sembrava essere giusto anche Giampaolo quando è stato scelto quest'estate. In questo momento azzeccare l'allenatore credo sia la cosa più difficile da fare per il Milan, perchè qualunque tecnico che avessero scelto, deve far sì che la squadra cambi rotta".

Boban, anche nel corso della conferenza stampa di presentazione di Pioli, ha ribadito l'importanza che avrebbe avuto avere qualche elemento di esperienza in più all'interno della rosa. Concorda?
"Penso che l'esperienza nel calcio sia utile a tutte le squadre che hanno degli obiettivi ambiziosi. Anche in Serie B, se vuoi vincere il campionato, è necessaria. Anche io, che ho vinto tre volte il campionato cadetto, giocavo in squadre che avevano al loro interno gente di esperienza e che sapeva affrontare i momenti più difficili nel modo migliore. Il giovane ti può dare freschezza, corsa, ma quando balbetti dal punto di vista dei risultati, se non hai una squadra con almeno 5-6 ragazzi con esperienza, è difficile uscirne. Mettici, poi, il fatto di giocare in una grande squadra come il Milan e tutto viene moltiplicato".

Le difficoltà di Piatek in questo inizio di stagione dipendono unicamente dalla vena realizzativa del polacco o c'è stata anche una questione di natura tattica?
"E' un giocatore che sa far gol, altrimenti l'anno scorso non ne avrebbe segnati 30. Con il Torino ha avuto anche sfortuna nell'occasione avua di testa - detto del miracolo di Sirigu - perchè 9 volte su 10 la palla ti va dentro, anche se non la prendi bene. Sempre nel secondo tempo di quella gara, il tiro che ha preso in controtempo il portiere granata è uscito di qualche millimetro. Sono situazioni in cui l'anno scorso segnava ad occhi chiusi. Il fatto di trovarsi lì, vuol dire che è il classico uomo d'area di rigore, quindi è solo questione di tempo e tornerà a far gol con continuità. E' un po' alla Pippo Inzaghi, anche se con caratteristiche diverse, è molto bravo in area di rigore, un po' meno fuori. Oltre al momento non fortunato in fase realizzativa, quindi, c'è anche una questione tattica. Giampaolo gli chiedeva di fare ciò che faceva Quagliarella alla Sampdoria, solo che Fabio ci sa fare anche fuori dall'area, avendo anche una visione di gioco diversa rispetto al polacco. Piatek deve solo sbloccarsi e poi tornerà a segnare con regolarità, ne sono convinto".