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Marino: "Mercato positivo. Piatek grande colpo, ma manca un esterno. Saint-Maximin? È troppo forte"

ESCLUSIVA MN - Marino: "Mercato positivo. Piatek grande colpo, ma manca un esterno. Saint-Maximin? È troppo forte"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 31 gennaio 2019, 15:54ESCLUSIVE MN
di Salvatore Trovato

A poche ore alla chiusura della sessione invernale del calciomercato, la redazione di MilanNews.it ha contattato il direttore Pierpaolo Marino per analizzare la campagna acquisti del Milan. Da Piatek a Paquetà, passando per l’idea Saint-Maximin: ecco il parere dell’esperto.

Si aspettava un impatto del genere di Piatek?

"Quando arrivò in Italia, dissi subito che lo conoscevo e che era fortissimo, tant’è che molti lo comprarono al fantacalcio. Sono un suo estimatore: non mi ha sorpreso, né al Genoa né al Milan".

Flop Higuain: secondo lei, è possibile che tutto sia nato da un semplice rigore sbagliato contro la Juventus?

"Probabilmente, quel calcio di rigore è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Lui ha un carattere molto fragile, un po’ isterico. È difficile da integrare in un gruppo. A Napoli si era inserito bene grazie al lavoro di Sarri, ma pure alla Juventus c’erano stati problemi".

Quindi meglio un ragazzo affamato come Piatek piuttosto che un campione un po’ snob come il Pipita...

"I giocatori che vengono dalla Polonia, dalla Repubblica Ceca hanno una professionalità immensa, suono uomini e calciatori sani".

Cosa ne pensa di Paquetà?

"L’ho seguito anche quando era in Brasile, ho un giudizio da rivedere. Ha grandi potenzialità, ma anche dei punti interrogativi. Innanzitutto non ha ancora un ruolo specifico: per quanto sia giovane, questo non gli da la sicurezza di poter essere impiegato in una posizione in cui eccelle. Tutti gli allenatori che lo hanno avuto lo hanno utilizzato in ruoli diversi. In Brasile ha giocato da centrocampista, da mezzala, da trequartista e anche finto nove. È un calciatore dotato di grande tecnica, penso sia una mezzala ed è lì che deve specializzarsi. Deve incidere di più sulle partite, non solo con i colpi a sensazione, che lasciano il tempo che trovano. Deve migliorare molto ed esprimersi al meglio. Sono rimasto sorpreso dai 35 milioni spesi per acquistarlo, perché è ancora un progetto di giocatore: ha buone qualità di base, ma non ha ancora un ruolo ben definito, deve darglielo Gattuso".

Investimenti solo su calciatori giovani: è d’accordo con la politica di Elliot e Gazidis?

"È stata la politica della mia carriera. Ho portato il Napoli in Serie A ed era la squadra più giovane del 2007-2008. Quella stessa squadra, con Mazzarri, dopo qualche anno arrivò seconda in classifica. Non significa comunque integralismo: devi avere l’età media giovane, poi quei tre-quattro giocatori attorno a cui far girare i giovani li devi sempre avere, se no non vinci".

Mancano poche ore alla chiusura del mercato, il Milan avrebbe bisogno di un esterno d’attacco. È d’accordo?

"Se Gattuso gioca col 4-3-3 sì, numericamente manca un esterno in più. Se invece dovesse giocare con i due attaccanti, con Cutrone e Piatek, se ne potrebbe anche fare a meno".

A proposito di Cutrone: il ragazzo potrebbe risentire del fatto che ogni attaccante che il Milan acquista parte in vantaggio rispetto a lui?

"È un ragazzino, deve giocarsela. Poi lui, quando subentra, ha dimostrato di essere uno che impatta sempre bene sulla partita. Quindi non mi preoccupa. Ma vista la bravura dei due, qualche volta Gattuso ce li dovrà far vedere insieme, magari capiterà in qualche partita da rimontare o da sbloccare".

Pare che il Milan sia sulle tracce di Saint-Maximin: le piace?

"È fortissimo. In prestito non lo danno, è troppo forte. Non capisco perché non è ancora stato portato in Italia, è una punta fortissima. Mi piace davvero tanto".

Anche se non dovesse arrivare un esterno, come giudica il mercato del Milan?

"Positivo, anche se è stato dettato dalla situazione Higuain, perché l’operazione più bella è stata Piatek. Paquetà non ha ancora inciso, secondo me è stato pagato un po’ troppo, penso fosse un giocatore da 15-20 milioni. Mi auguro che faccia quei miglioramenti che deve fare in termini di concretezza di gioco, ha la fisicità e la tecnica per farlo".

Allargando il discorso al mercato estivo, che voto dà al lavoro di Leonardo e Maldini?

"Non posso dare un giudizio definitivo perché la squadra, sulla carta, pareva costruita bene, ma ha avuto un sacco di infortuni e vicissitudini, come quella di Higuain o di Caldara, che è clamorosa: non ha fatto ancora una partita. Oggi non mi sento di dare un giudizio negativo, ci sono stati momenti della stagione non esaltanti, ma avrei voluto vedere il rendimento con tutti quei giocatori in campo che si sono infortunati. Penso a Bonaventura, a Biglia, allo stesso Caldara, che in difesa è mancato completamente: in pratica Bonucci non è stato sostituito. Nel complesso il giudizio è 6 ma il voto poteva essere più alto senza questi infortuni".