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Pasqualin: "Milan, prendi Giampaolo. Mercato? Movimenti per Donnarumma e Suso"

ESCLUSIVA MN - Pasqualin: "Milan, prendi Giampaolo. Mercato? Movimenti per Donnarumma e Suso"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 2 giugno 2019, 14:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte intervista di Thomas Rolfi

Per commentare le ultime notizie del mondo rossonero ed avere una visione più ampia del mercato che sarà, la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Claudio Pasqualin, procuratore sportivo ed ex agente di Gennaro Gattuso nella sua carriera da calciatore. 

Sig. Pasqualin, in attesa di conoscere la risposta di Maldini sul ruolo di d.t., che futuro vede per il Milan dopo gli addii di Gattuso e Leonardo?
"Sono in trepida attesa per Maldini, mentre i nomi che hanno lasciato godono della mia massima stima. Con Gattuso c'è stato il noto rapporto professionale che ci ha legato, oltre a quello di amicizia che ancora perdura. Mentre con Leonardo ci siamo spesso incrociati, quando lui era il presidente di Fondazione Milan io ero il presidente di Fondazione Udinese, quindi abbiamo spesso condiviso progetti insieme. Poi siamo entrambi uomini di mercato, e io sotto questo aspetto l'ho sempre apprezzato molto. Credo i tifosi milanisti debbano essere molto contenti per l'ultima eredità da lui lasciata nella persona di Paquetá, che reputo un ottimo giocatore destinato a far parlare di sè nel recente futuro. Un po' sono in ansia però perché Rino aveva sposato il progetto ma poi il piano profilato da Gazidis è cambiato in una strada di valorizzazione dei giovani e di miglioramento dei conti, diverso da quello immediatamente vincente come Rino avrebbe voluto. Sapendo poi che Gazidis è stato messo lì da un fondo che ha fini speculativi, ho l'impressione che l'a.d. abbia proposto un Milan giovane nel medio-lungo periodo. Il distacco di Rino dall'universo rossonero non mi rende tranquillo, la grande parte dei tifosi rossoneri credo la veda così".

Quale allenatore può essere funzionale a questa nuova idea di Milan?
"Considerato che gli allenatori che vengono accostati alla panchina sono tutti bravi, credo che Marco Giampaolo abbia le migliori caratteristiche per sposare la visione della società. Simone Inzaghi, che sicuramente farà una grande carriera, lo reputo un passo indietro come figura e filosofia di calcio rispetto all'esperto Giampaolo. Quest'ultimo spesso si perde in discorsi filosofici o si ingarbuglia nella difficoltà di certi ragionamenti, ma è evidente come di fondo ci sia qualità, stoffa buona, non è certo uno che parla a vanvera. Le sue esperienze con i tanti giovani che ha proposto, non dimentichiamo che ha scoperto e valorizzato gente come Zielinski, Schick, Torreira, Skriniar, lo portano ad essere candidato affidabile anche in rossonero. Quindi, se dovessi dire la mia, Inzaghi è sulla cresta dell'onda per la vittoria della TIM Cup ma Giampaolo credo sia maggiormente pronto".

Il 4-3-1-2 di Giampaolo potrebbe valorizzare a pieno il talento di Paquetá e Çalhanoglu?
"Solitamente mi astengo dal parlare di tattica e moduli, ma in questo caso la classe di Paquetá è tale che può fare ogni cosa dietro le punte. Per il turco invece il discorso è diverso, perché non so se lo rivedremo ancora al Milan la prossima stagione... Çalhanoglu era apprezzato soprattutto da Gattuso, mentre non così tanto dal resto della società. Poi il modulo verrà fatto a seconda degli uomini che l'eventuale Giampaolo potrà ritrovarsi fra le mani, quindi parlare di moduli adesso è sconveniente, magari non avrà gli uomini adatti e la sua intelligenza lo porterà a modificare sicuramente qualcosa. Essere fiscali o rigidi con un solo modulo può essere dannoso. Quando poi si svilupperà un feeling diverso con la società, in fase di mercato si potranno fare anche più richieste per cercare determinati tipi di giocatori adatti al modulo standard".

Restando in tema mercato, quali possono essere secondo lei i nomi giusti per raggiungere le tanto necessarie plusvalenze?
"Donnarumma ha un ingaggio sostanzioso ma a livello di top club è assolutamente sopportabile, su di lui ci saranno sicuramente dei movimenti importanti perché fa gola a moltissimi. Credo il Milan potrà chiedere sui 70 milioni, fra i portieri in Europa in ottica futura è tra i più apprezzabili. Un'altra pedina potrebbe essere Suso, che non ha mai avuto una continuità decisiva. Si vede che è un buon giocatore, ma non può essere aspettato ad ogni partita a seconda del suo umore, della sua luna di quella giornata. Può essere cedibile, seconde me".