INCHIESTA MN - Kakà-Milan, i costi dell'operazione sul bilancio 2012

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© foto di Federico De Luca
venerdì 24 agosto 2012, 16:42Esclusive MN
di Pietro Mazzara

Kakà-Milan, operazioni in corso. E’ ufficialmente partita la trattativa per il ritorno del brasiliano in rossonero a distanza di 3 anni e due mesi da quando venne ceduto al Real Madrid alla vigilia della Confederations Cup del 2009. Nelle ultime ore si è parlato sempre e comunque della formula con la quale Kakà potrebbe tornare a vestire la sua maglia numero 22, lasciata vacante apposta. Prestito gratuito con obbligo di riscatto nel 2013 è la formula più in auge. Obbligo perché il Milan, da quello che trapela, non vorrebbe mai fare uno sgarbo a Florentino Perez e al Real Madrid rispedendo Kakà a Madrid nella prossima estate con tutti i danni che ne conseguirebbero, soprattutto per la perdita delle agevolazioni fiscali legate alla Beckham tax. Ma a quanto ammonterebbe il costo del riscatto di Kakà tra un anno? Le cifre che circolano sono varie ma quelle più vicine alla realtà sono quelle che parlano di 8-10 milioni di euro per l’acquisizione, nel 2013, del cartellino da parte dei rossoneri. Ebbene queste non sono cifre messe li a caso ma che seguono una determinata logica che possiamo trovare nel bilancio 2011 rossonero. Nella voce crediti, come riportato circa un mese fa, si nota come il Milan vanti ancora una rata da riscuotere da parte del Real Madrid facente capo alla dilazione del pagamento dei famosi 65 milioni di euro per i quali Kakà passò in maglia bianca.

A quanto ammonta? 8 milioni di euro. Guarda caso la cifra proposta dal Milan al Real. Questo non vuol dire che Kakà arriverà gratis in rossonero ma sicuramente ci sono delle condizioni favorevoli anche a livello economico per il suo ritorno. Un dato va considerato: il giocatore, per l’esercizio di bilancio 2012 graverebbe sullo stesso per soli sei mesi e non per l’intero anno ma solo nella voce stipendi giocatori. Il cartellino, risultando ancora di proprietà del Real Madrid, non verrebbe conteggiato in quanto a bilancio i prestiti gratuiti dall’estero non comportano una spesa a livello di tasse come quelli che, invece, avvengono in Italia. Per intenderci, Constant viene messo per intero a bilancio dal Milan (cartellino e stipendio) mentre per Kakà verrebbe messo solo lo stipendio lordo del secondo semestre del 2012. Queste sono le condizioni economiche e le dinamiche di bilancio dell’operazione Kakà qualora si concretizzasse. La palla adesso passa alle dirigenze.