Che fine hanno fatto? Ecco dove giocano 4 ex Milan in giro per il mondo

Nel corso degli ultimi (sfortunati) anni sono passati da Milanello molti talenti, insigniti dell’etichetta di futuri campioni. Tuttavia infortuni, problemi comportamentali e situazioni di mercato hanno portato questi “baby-prodigi” a perdersi, finendo nel dimenticatoio e allontanandosi dal futuro che gli era stato predetto. Ma che fine hanno fatto questi giocatori?
STEPHAN EL SHAARAWY
Il “Faraone” arriva al Milan nel 2011 dopo l’esperienza in Serie B al Padova, ad appena 18 anni. All’epoca Milanello era rigogliosa di campioni, e il classe ’92 era considerato uno strano oggetto misterioso, destinato a fare panchina. Ma la stellina italo-egiziana stupisce tutti da subito, ritagliandosi lo spazio che merita. Chiude le sue prime due stagioni al Milan con 79 presenze, 23 gol e 10 assist, diventando anche il più giovane marcatore rossonero in Champions League, grazie alla marcatura contro lo Zenit nell’ottobre 2012. Stephan ha un rendimento impressionante vista anche l’età, e in via Aldo Rossi c’è la sensazione di avere tra le mani un fuoriclasse vero. Il “Faraone” però si ferma bruscamente sul più bello. Per colpa di continui problemi fisici vede poco il campo (appena 30 apparizioni e 4 gol in 2 anni) e nell’estate 2015 saluta il Milan, ceduto in prestito secco al Monaco, che si sarebbe tramutato in obbligo al raggiungimento delle 25 presenze. La favola del “Faraone” sembra finita, ma il ragazzo non demorde e in Ligue 1 riesce a mettere in luce le sue qualità. Il club monegasco decide però di non riscattarlo e, dopo la 24° presenza, non gli concede nemmeno un minuto. Tornato alla base, viene ceduto alla Roma, dove l’allora ventiquattrenne trascorrerà tre stagioni. Stephan, alla sua seconda avventura in Serie A, recupera la giusta forma fisica e diventa un titolare della formazione capitolina. Nel 2019 si trasferisce allo Shanghai Shenhua, scelta che comprometterà la sua carriera nel calcio che conta, nonostante sia rimasto nel giro della Nazionale. Tuttavia le motivazioni della sua decisione sono comprensibili, visto che in Cina percepisce 16 milioni di euro netti all’anno. Il “Faraone” è ancora giovane (attualmente ha 28 anni), e un suo ritorno in Europa non sarebbe impossibile. La Roma è stata vicina nella scorsa finestra di mercato.
M’BAYE NIANG
Nel 2012 il Milan acquista un ragazzino franco-senegalese nemmeno maggiorenne dal Caen. Si chiama M’Baye Niang, e tutti quelli che l’hanno visto giocare sostengono che diventerà un vero top player. «In questo club non abbiamo mai visto un calciatore come lui.» aveva dichiarato l’allenatore delle giovanili del club francese. Niang da subito dimostra le sue potenzialità in campo, unendo alla sua tecnica un dinamismo privo di eguali. Durante la sua esperienza rossonera, però, oltre che per le potenzialità indiscusse si distingue per gravi problemi comportamentali. Dopo appena due mesi dalla firma con il Milan, viene fermato ancora diciassettenne alla guida senza patente. Il senegalese si spaccia con le forze dell’ordine per il compagno di squadra Traoré, scatenando l’ironia della gente e la collera del club. Il Diavolo lo manda in prestito in varie squadre, in attesa che arrivi il tanto atteso salto di qualità. Le sue bravate però non hanno tregua: al Montpellier si schianta con la Ferrari contro un albero e, tornato al Milan, pubblica un video dove si tuffa in piscina direttamente dal balcone di casa. Il “grande salto” che ci si aspettava da lui non era esattamente questo. La sua avventura in rossonero termina definitivamente nel 2017, quando viene acquistato dal Torino. Da quel momento in poi, il suo rendimento cala costantemente, allontanandolo dai fasti di un tempo. Oggi Niang, all’età di 25 anni, milita al Rennes, al terzo posto in Ligue 1. Inizialmente il club francese sembrava la giusta occasione di rivalsa, ma gli screzi avuti con l’allenatore, che l’ha messo fuori squadra, hanno fatto tramontare anche questa ipotesi.
JEREMY MENEZ
E’ diversa la questione per il calciatore francese. Menez arriva al Milan nel 2014 non come un giovane dal futuro oscuro, ma come un giocatore già affermato, con una discreta esperienza alle spalle. Tuttavia il classe 1987 supera le aspettative in rossonero, adattandosi magnificamente alle idee di calcio di Pippo Inzaghi, allora allenatore del Diavolo. Si presenta con un gol all’esordio, e nel rocambolesco 4-5 in casa del Parma segna con un fantastico colpo di tacco, lasciando tutti a bocca aperta. Alla sua prima stagione in rossonero, colleziona 34 presenze, andando a segno 16 volte. Quando sembrava che il ruolo di centravanti del Milan avesse finalmente un sovrano, si mette di mezzo la sfortuna. Menez viene operato all’ernia ed è costretto a stare fuori 9 mesi. Al termine del secondo anno in rossonero, il francese saluta il Diavolo e la sua carriera svolta in negativo. Sosta in tre stati diversi in tre anni, vestendo le maglie di Boredeaux, Antalyaspor e quella dei messicani dell’America, ma senza risultati positivi, ancora tormentato dai problemi fisici. Nel 2019 torna in Francia, con la firma per il Paris Fc, club di Ligue 2.Oggi Menez gioca alla Reggina, in Serie B, ma siamo certi che senza tutti gli infortuni il suo futuro sarebbe stato diverso.
ALEN HALILOVIC
In ordine di tempo, Halilovic è l’ultimo “talento mancato” della storia rossonera. Viene acquistato dal Milan nel 2018, ed in via Aldo Rossi si ha la sensazione di aver messo a segno un vero capolavoro di mercato. Il passato del “Messi croato” (così veniva chiamato in patria) parla chiaro. Viene promosso giovanissimo in prima squadra alla Dinamo Zagabria, e ad appena 16 anni, fa il suo esordio in Champions League al Parco dei Principi, proprio contro il suo futuro compagno di squadra Zlatan Ibrahimovic. La sua tecnica e visione di gioco sono impressionanti, e il Barcellona decide di metterlo sotto contratto. Viene aggregato al Barça B, ed esprime in campo tutta la sua straordinaria classe, ricordando a tutti quel piccolo fenomeno argentino nato a Rosario. Nonostante avesse tutti i presupposti per diventare un campione, il suo amore con il Milan non è tuttavia mai sbocciato, e dopo vari prestiti e delusioni rescinde il contratto con il Diavolo. Oggi Halilovic è senza squadra, ma varie voci di mercato riportano un interessamento da parte dell’Hajduk Spalato. Per il bene del calcio, ci auguriamo che il suo eventuale ritorno in patria conceda al croato una seconda giovinezza.
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