Matri sul suo periodo al Milan: "Mi caricai di aspettative. Dopo 6 mesi chiesi a Galliani di andare via: capii che non ero pronto"

Matri sul suo periodo al Milan: "Mi caricai di aspettative. Dopo 6 mesi chiesi a Galliani di andare via: capii che non ero pronto"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 12:12News
di Lorenzo De Angelis

Intervistato questa mattina dai taccuini de La Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante Alessandro Matri ha speso due parole per Max Allegri, con il quale ha avuto il piacere di lavorare non solo a Cagliari all'inizio della sua carriera, ma anche al Milan e alla Juventus

Allegri l’ha allenata al Cagliari, al Milan e alla Juventus: ci racconta quanto l'ha fatta più ridere?
"Ridere tanto, ma anche altro...A Cagliari il primo anno giocavo sempre 20'. A Lecce mi fece entrare con Lazzari nel finale quando eravamo già sotto per 2-0 e nel post partita se la prese con noi due per la sconfitta. Chiesi lumi a Landucci, il suo vice, che mi rispose "Fa così perché vi vuole bene". Alla Juventus ci rimasi male quando mi mandò in tribuna in finale di Champions: avevo appena segnato in finale di Coppa Italia, pensavo di andare almeno in panchina. Invece io e Pepe restammo fuori e ci consolammo bevendo e mangiando. Un giorno forse Max mi spiegherà...". 

Il gol più importante e il momento più difficile della carriera?
"La rete alla Lazio nella finale di Coppa Italia 2015. Venivo da due annate non positive, fu gratificante anche perché Andrea Agnelli mi raccontò che suo padre avrebbe tanto voluto vincere il trofeo della stella. Però la più bella fu quella al Milan nel match del gol-non gol di Muntari: feci l’1-1 al volo marcatissimo da Thiago Silva dopo che mi avevano annullato una rete. Gol bello e importante per il titolo. Il momento più difficile fu l’addio al Milan: mi caricai di aspettative, la stagione partì male e io ho avuto un calo di autostima. Dopo 6 mesi chiesi a Galliani di andare via: capii che non ero pronto".