Mondiale per Club, stadi vuoti: 97 spettatori all'inizio per Ulsan-Mamelodi, 3.412 alla fine

La nuova Coppa del Mondo per Club, fortemente voluta dalla FIFA in formato allargato, sta già facendo discutere. La competizione infatti fatica a convincere sul piano dell’atmosfera e del coinvolgimento del pubblico: le immagini di spalti desolatamente vuoti, persino durante le partite che coinvolgono squadre di un certo livello, raccontano una realtà distante dalle ambizioni.
Il risultato? Un clima freddo, privo della passione che dovrebbe alimentare una competizione di questo tipo. L’assenza di pubblico si riflette persino sul ritmo dei match: i giocatori si muovono in stadi eccessivamente grandi, immersi nel silenzio, dove persino le urla dei tecnici riecheggiano come in un palazzetto vuoto. Sembra quasi essere tornati ai tempi del coronavirus.
Emblematico il caso della partita tra Ulsan Hyundai e Mamelodi Sundowns: 97 spettatori (avete letto bene) all'inizio, poi l'evacuazione per allerta tornado e match ripreso davanti ad appena 3.412 persone, in un impianto da 25.000 posti. L’atmosfera è sembrata più post-apocalittica che festosa, ma l'episodio è solo la punta dell’iceberg: La Coppa del Mondo dei club dovrà riscoprire l’elemento essenziale del calcio: il pubblico. Senza cori, emozioni condivise e tensione sugli spalti, nessuna "grande competizione" può mai dirsi tale.

Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2025 milannews.it - Tutti i diritti riservati

Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso ad A.C. Milan