Ordine ricorda e precisa: "A questo Milan mancano ancora interpreti fondamentali come Leao, Maignan e lo stesso Nkunku..."

Nel corso del consueto appuntamento sulle colonne de Il Corriere dello Sport, Franco Ordine ha parlato di "orgoglio e disciplina" commentando la convincente vittoria di Udine del Milan di Max Allegri:
"Non è il caso di strabuzzare gli occhi per quei tre squilli del Milan nella prima ora di gioco in assenza di Leao e Nkunku che pure qualche contributo alla causa potranno darlo. Non è il caso di meravigliarsi perché quello che riluce nella notte di Udine, con Allegri in tribuna che a fine primo tempo, nonostante l’1 a 0, sembra morso dalla tarantola, è il comportamento dei rossoneri durante la fase difensiva. O meglio, per essere precisi, l’attenzione e la disciplina, quasi militare, nel coprire gli spazi, nel marcare i rivali e soprattutto nell’evitare al suo portiere, Terracciano, sostituto di Maignan, un impegnativo lavoro. Poiché i dati provenienti dalla quarta di campionato corrispondono in modo identico a quelli rilevati dai siti specializzati nelle prime tre del torneo, a dispetto dei due gol subiti dalla Cremonese al debutto domestico che fece scattare l’allarme rosso a casa Milan, allora bisogna pensare che c’è un discreto lavoro da parte dello staff di Max nel reclamare e ottenere da quelli che un tempo passavano per la ban da del buco, il massimo dell’applicazione. È vero che in questi casi, come ripetono tutti gli allenatori interpellati sull’argomento, dev’essere la squadra a difendere, a cominciare magari dagli attaccanti, con particolare dedizione dei centrocampisti che godono di una bussola, Luka Modric capace di indicare loro la direzione giusta su ciascun passaggio, su ogni triangolo, su tutte le chiusure.
Attenti però: pensare che il 20 settembre dopo appena quattro capitoli del romanzo popolare sia la data giusta per battezzare la trasformazione calcistica del Milan passato da una idea di gioco “dominante” a un’altra, concreta, attenta, cinica ma fatta anche di geometrie apprezzabili, è prematuro oltre che sbagliato. Perché intanto a questo Milan mancano ancora interpreti fondamentali come Leao, come lo stesso Nkunku che continua a fare apprendistato e a coltivare la indispensabile salute fisica, per non tacere di Maignan rimasto a casa solo per un eccesso di prudenza ma destinato a rientrare nei ranghi domenica prossima per la sfida con il Napoli campione. Poi gli esami, che di solito non finiscono mai, arriveranno molto presto e prima del previsto. In attesa della prossima sosta per la Nazionale Allegri deve misurarsi con Conte che gli sfilò il secondo scudetto ai tempi di Berlusconi e Galliani, e poi rendere visita alla Juve dalla quale si congedò dopo aver alzato al cielo di Roma una coppa Italia e fatto una colossale bischerata a fine partita con Cristiano Giuntoli. Forse solo allora potremo dire se, nelle pieghe di un mercato molto contraddittorio e criticato, a Milanello è nata una squadra".
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