Pagelle - Tracollo netto da parte di tutta la squadra. Non si salva quasi nessuno
Queste le pagelle di Milan-Lille 0-3
G. Donnarumma 5: papera sul gol dello 0-2 perché legge male la conclusione dalla media distanza di Yazici. Sul rigore e sullo 0-3 del turco non può fare nulla, ma quell’intervento non da lui, sembra buttare giù psicologicamente gli avversari.
Dalot 5: due passi indietro rispetto alle ultime prestazioni. Sbaglia nell’azione che precede la concessione del rigore che sblocca la partita, leggendo malissimo un rimbalzo difensivo. Timido in fase offensiva.
Kjaer 5: regge fino all’azione del 2-0, poi crolla anche lui mollando Yazici sul raddoppio mentre sul gol dello 0-3 legge male l’uscita sul pallone mettendo Romagnoli ulteriormente in difficoltà.
Romagnoli 4,5: Alessio, abbiamo più di un problema. Secondo rigore causato nel giro di quattro giorni, ancora una volta per un contatto evitabilissimo. Il fischio dell’arbitro è generoso, è vero, ma perché andare a spingere – seppur lievemente – l’avversario? Nel gol dello 0-3 è in bambola come tutta la difesa, ma la sensazione è che la sua parabola di miglioramento si sia arrestata.
Theo Hernandez 5,5: non ne sta beccando mezza da un mese a questa parte. Troppo celebrato prima? Forse, ma deve far suonare la sveglia, fare meno show sui social e tornare concentrato totalmente sul campo.
Tonali 5,5: parte bene, poi cala alla distanza. Pioli gli dà fiducia in un match importante ma, alla fine, non raggiunge una prova sufficiente. (dal 61’ Bennacer 5,5: non alza il livello della squadra come dovrebbe).
Kessie 6: l’unico che ci sentiamo di salvare dentro il disastro di una serata no di tutta la squadra.
Castillejo 4,5: prosegue, inesorabile, la sua curva discendente a livello di rendimento. Sembra di rivedere Suso in certe scelte. E non è un bel termine di paragone. (dal 46’ Leao 5,5: entra per provare a ribaltare la partita, non si vede mai).
Krunic 4,5: alla prima grande partita europea, si squaglia come neve al sole. Non trova mezza giocata che giusta che sia una, non morde in raddoppio e fa male fino all’ultimo secondo del primo tempo. (dal 46’ Calhanoglu 5,5: dovrebbe cambiare la faccia della partita con il suo ingresso, ma i voltaggi rimangono in panchina).
Brahim Diaz 5: out of context. Il folletto andaluso parte col piede sull’acceleratore, ma poi sparisce sia da suggeritore sia da esterno. (dal 78’ Hauge sv).
Ibrahimovic 5,5: una botta su punizione ben letta dal portiere ospite, una sponda aerea che non trova i compagni e poco altro. Anche lui viene mangiato dall’ottima prova del Lille che, di reparto, ne limita gli spostamenti e la tracciabilità. (dal 61’ Rebic 6: di fiducia e di speranza, anche perché c’è ben poco da salvare).
All. Pioli 5: il turnover non si fa nello scontro diretto per la vetta del girone. La squadra crolla mentalmente e tecnicamente. Il Lille vince con merito dentro una partita nata male e finita peggio.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
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