La lunga attesa del settlement. Il Milan spera nella clemenza dell'Uefa e lavora al rifinanziamento

La lunga attesa del settlement. Il Milan spera nella clemenza dell'Uefa e lavora al rifinanziamentoMilanNews.it
venerdì 20 aprile 2018, 17:00Primo Piano
di Pietro Mazzara

Tutto quello che c’era da fare è stato fatto, adesso ci vorrà solo tempo e pazienza per apprendere quelle che saranno le decisioni del Financial Body dell’Uefa in merito al settlement agreement che il Milan dovrà sottoscrivere e al quale dovrà sottostare nel prossimo triennio. L’incontro che si è tenuto a Nyon, durato circa due ore, ha visto la commissione preposta interrogare Marco Fassone e gli altri esponenti del dipartimento finanziario del club sul programma di rientro che la società milanista ha presentato. Ad esso è stata allegata anche la lettera del fondo Elliott che fa da garante alla continuità economico-finanziaria del Milan, qualunque sia lo scenario che si andrà a prefigurare nei prossimi mesi, con o senza rifinanziamento.

RIFINANZIAMENTO -  Proprio questo aspetto è stato affrontato con cura da Fassone, il quale ha spiegato a Sky che sono al vaglio almeno tre proposte per restituire i soldi a Elliott. Tutto, però, è ancora in fase di definizione anche se ci sono rumors secondo i quali la scelta, sia per il debito del Milan sia per quello della holding, sia stata trovata e perseguita. Giustamente l’Uefa, che a dicembre aveva chiesto un rifinanziamento del debito in tempi strettissimi per concedere il voluntary, ha voluto esser rassicurata su un punto focale della questione.

MERCATO -  Sul mercato, poi, ci sarà da attendere quello che sarà l’esito del settlement. Fassone ha detto che ci saranno 2-3 innesti a fronte di 2-3 uscite. Gattuso ha parlato di un’unità in più, quindi 3-4 giocatori, ma poco cambia per ora. Fassone ha anche specificato che, tecnicamente, il Milan non è costretto a cedere né Donnarumma né Suso, ma su loro due pendono valutazioni di mercato, promesse e clausole risolutorie che possono cambiare i piani in tavola. Rimane il fatto che il Milan spera in sanzioni non particolarmente vessatorie e che gli concedano un margine operativo per poter essere ancora competitivo. Fine maggio-primi di giugno saranno giorni caldi. I giorni in cui il Milan avrà l’ufficialità su quello che sarà il suo percorso fino al 2021, con le sanzioni che dovrebbero arrivare puntuali e che potrebbero riguardare sia la parte economico-finanziaria sia quella sportiva. Non resta che attenderne l'entità.