Testa e cuore, al di là di ogni destinazione e risultato: Gattuso, elogio ad un lavoro che non dovrà essere dimenticato

Testa e cuore, al di là di ogni destinazione e risultato: Gattuso, elogio ad un lavoro che non dovrà essere dimenticatoMilanNews.it
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lunedì 2 aprile 2018, 08:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Foto significativa: un indice che punta verso la retta via. Destinazione che il Milan ha intrapreso, dal momento del suo arrivo, non senza passare attraverso grandi difficoltà o figuracce. Ma il lavoro paga, sempre: e Rino Gattuso, meglio di così, ci sentiamo di dire proprio non potesse fare. Dieci partite da qui a fine stagione potrebbero anche, incredibilmente, dimostrare il contrario, toccando un nuovo, mai esplorato livello oltre gli altissimi picchi già toccati in questi 4 mesi di panchina: in caso di primo obiettivo stagionale mancato però, con il 4° posto in cima alla lista dei desideri, parlare di delusione e cambiare opinione sarebbe l'errore più grande da commettere. Rimembrando da dove il Milan sia partito, come spesso ricordato dall'allenatore rossonero stesso, e non modificando il valore di un percorso davvero ai limiti della positività.

TESTA - Tutto parte da quella, nella vita come su un campo da calcio: motivazioni, idee, umore. Ciò che il Milan con Gattuso ha ritrovato pienamente, scoprendosi gruppo capace di trovare grande unità e compattezza nell'arco di poche settimane dall'arrivo di Rino sulla panchina rossonera: miglioramento evidente che ha portato un groviglio di giocatori, oggetto di esperimenti tattici dai risultati negativi nei primi mesi stagionali, a riordinarsi secondo la regola del meglio conosciuto 4-3-3, in grado di valorizzare più di un elemento proveniente dalla intensa campagna acquisti estiva. Testa cambiata che porta ad una solidità difensiva crescente, con l'intesa Bonucci-Romagnoli sempre più verso la definitiva via del collaudo; ad un Biglia fondamentale per equilibrio, gestione e piccole, ma importantissime cose fatte; ad un Calhanoglu che, ora, è letteralmente tutt'altro giocatore rispetto al fantasma della prima parte di stagione. Esempi che portano, al di là di un risultato sin troppo punitivo per la prestazione offerta, alla bella gara disputata all'"Allianz Stadium": viaggio verso una definitiva svolta ampiamente intrapreso, in attesa di quei dettagli da sistemare e perfezionare che tanto hanno fatto arrabbiare Gattuso stesso. Uno che il Milan vincente per davvero l'ha conosciuto, rivestendone il ruolo di protagonista, desideroso di riportarne ora, passo dopo passo, la mentalità nel gruppo attualmente a disposizione.

CUORE - Se vivere di sola razionalità è sostanzialmente impossibile, è l'emozione a sapersi ritagliare uno spazio importante nell'ambito di ogni quotidianità: e Gattuso, che "di cuore" sul campo è stato giocatore, non può che aver puntato anche sul tema caratteriale per risvegliare i suoi da un torpore assoluto. Pensieri ad orticelli personali sradicati, collettivo al centro di tutto e unità massima per rinascere: obiettivo parzialmente raggiunto, a conti fatti, ma da perseguire fino in fondo e fino a fine stagione. Se la matematica evidenzia tutte le difficoltà del caso presenti nella corsa al 4° posto, in cui il risultato del derby di mercoledì giocherà un ruolo fondamentale, la stessa ammette come la speranza non sia ancora del tutto tramontata: carattere e cuore, davanti a tutto, saranno i cavalli di battaglia sui quali Gattuso farà forza sui suoi per tentare di vincere una stracittadina dal molteplice significato, ripartendo dalla bella prova di Torino e perfezionandone il contenuto. Lasciando da parte, almeno per un attimo, un uovo di Pasqua ancora incartato, dal contenuto già noto: aprirlo con soddisfazione, anche lievemente in ritardo, sarà l'unica soluzione logica possibile per tutti. Per chi al Milan, con un indice puntato, ha saputo restituire anima e identità di squadra, indicando la retta via verso una bozza d'impresa la cui prima finale è già dietro l'angolo.