Una firma non fa rima con serenità, almeno per Gattuso: l'incazzoso Rino si schiera sempre con la sua squadra

Una firma non fa rima con serenità, almeno per Gattuso: l'incazzoso Rino si schiera sempre con la sua squadraMilanNews.it
sabato 7 aprile 2018, 17:15Primo Piano
di Matteo Calcagni

Sette aprile 2018, prima conferenza stampa di Rino Gattuso dopo il rinnovo di contratto. Sarà cambiato qualcosa nell'animo del tecnico calabrese con la certezza della conferma? La risposta l'ha data proprio l'ex numero 8, usando il suo consueto stile: "Sono più incazzoso di prima, ho più voglia. Nel calcio basta poco, basta perdere tre partite e mi trovo fuori da Milanello con le borse in mano. Sento più pressione perchè è la società in cui lavoro e oggi mi sento più pressione perchè ho la consapevolezza che dobbiamo migliorare ancora, abbiamo i margini". Questo è Gattuso. Nessuna serenità o tranquillità dopo un prolungamento, anzi.

LA DIFESA - L'allenatore rossonero si è subito scagliato a schermo dei suoi giocatori, preoccupato dalle ipotesi della stampa che ha invocato "rivoluzioni" tecniche: "Anche sui giornali avete iniziato a parlare della gente nuova che arriverà ma oggi i migliori sono i venticinque in rosa. Sta alla società dire se dobbiamo fare qualcosa ma non aspettatevi la rivoluzione, abbiamo una buona base e serve avere rispetto per i giocatori che ad oggi hanno a tratti espresso un buon calcio". Queste dichiarazioni possono essere la naturale evoluzione di quelle pronunciate prima del derby, quando Gattuso rederguì Bonucci per la frase sui giocatori di esperienza volti a rinforzare lo spessore internazionale del Milan. L'ex centrocampista rossonero è consapevole, come tutti, che per elevare il valore di questa squadra servono degli innesti in più reparti, ma ciò non significa dimenticare il parco giocatori attuale, rinvigorito in questi ultimi mesi e capace di poter regalare soddisfazioni anche nell'immediato futuro.

SENZA CONDIZIONAMENTI - Una delle chiavi del lavoro di Gattuso è stato (ed è) il rispetto nei confronti dei giocatori e del gruppo, un aspetto prioritario che ha naturalmente portato spunti positivi. Nessun regalo ma anche nessun condizionamento dall'esterno. Alla domanda sul momento di Bonaventura, Rino ha risposto in questo modo: "Più sento criticare i miei giocatori, più li faccio giocare. Lo penso veramente. Il mio problema è che non regalo niente a nessuno. Contro l'Inter ha sbagliato qualcosa ma ha giocato molto meglio con l'Inter che con la Juventus. Poi ci sta perchè quando si giocano 25 partite di fila stai sempre là a non mollare. Per come fa la mezz'ala, non ce ne abbiamo come lui in questo momento per questo per come si muove è importante per noi". E a conti fatti, è difficile dar torto a Rino, vista anche la mole di minuti disputata dai suoi calciatori in questi mesi.