Milan-Como in Australia: c'è il sì della UEFA. Ora mancano gli ok di FIFA e Federcalcio australiana

Milan-Como in Australia: c'è il sì della UEFA. Ora mancano gli ok di FIFA e Federcalcio australianaMilanNews.it
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Oggi alle 09:39Rassegna Stampa
di Enrico Ferrazzi

L'edizione odierna di Tuttosport titola così questa mattina: "Milan-Como a Perth: sì Uefa". Ieri la UEFA ha dato il suo via libera alla disputa della gara di Serie A tra i rossoneri di Massimiliano Allegri e i lariani di Cesc Fabregas in Australia. Le due squadre si affronteranno il prossimo 8 febbraio all’Optus Stadium di Perth. Restano ora da ottenere gli ok di FIFA e Federcalcio australiana, ma sembrano  essere delle semplici formalità.

Questo il comunicato della UEFA: "L'UEFA ha oggi ribadito la sua chiara opposizione alle partite di campionato domestico giocate al di fuori del proprio paese. Dopo la riunione del suo Comitato Esecutivo a Tirana lo scorso mese, l'UEFA ha intrapreso ulteriori consultazioni con le parti interessate per valutare la portata delle implicazioni della questione, a seguito delle richieste ricevute dalle associazioni calcistiche nazionali spagnola e italiana. Tale consultazione ha confermato la diffusa mancanza di sostegno già sollevata da tifosi, altre leghe, club, giocatori e istituzioni europee attorno al concetto di trasferimento all'estero delle partite di campionato domestico. Tuttavia, dato che il quadro normativo FIFA pertinente - attualmente in fase di revisione - non è sufficientemente chiaro e dettagliato, il Comitato Esecutivo dell'UEFA ha preso con riluttanza la decisione di approvare, su base eccezionale, le due richieste ad esso riferite. L'UEFA contribuirà attivamente al lavoro in corso guidato dalla FIFA per garantire che le future regole sostengano l'integrità delle competizioni domestiche e il legame stretto tra club, loro sostenitori e comunità locali. Parallelamente, tutte le associazioni nazionali UEFA hanno confermato il loro impegno a collaborare con l'UEFA prima di presentare eventuali future richieste. Nel farlo, hanno espresso la loro determinazione collettiva a salvaguardare gli interessi più ampi del calcio europeo".