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Biasiolo: "In Champions è emerso il dna del Milan. Bisogna costruire una squadra intorno a Leao"

ESCLUSIVA MN - Biasiolo: "In Champions è emerso il dna del Milan. Bisogna costruire una squadra intorno a Leao"MilanNews.it
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martedì 2 maggio 2023, 12:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Riguardo al pareggio 1-1 contro la Roma e al prosieguo della stagione dei rossoneri, la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Giorgio Biasiolo, icona del Diavolo degli anni 70' (1970-1977).

Dicci la verità e null’altro che essa. Quanto ti sta stretto il pareggio all’Olimpico contro la Roma?
"Sono un cuore rossonero e sono davvero con l’amaro in bocca per la partita di ieri (sabato ndr). Potevamo vincere per come abbiamo giocato. Meritavamo qualcosa in più. Tutto sommato, è andata però bene dai".

Il Milan poteva fare qualcosa di più per difendere lo scudetto?
"Sì, potevamo fare qualcosa di più, ma il Napoli ha dominato per lungo e largo nella stagione. Che dire: giusto così. Speriamo di rifarci l’anno prossimo".

Il Milan ha tuttavia recentemente “strapazzato” tre volte il Napoli tra campionato e Champions…
"Sapete che io nemmeno ci credevo? Pensavo saremmo stati eliminati. È emerso il dna Champions del nostro Milan".

Ora c’è l’Inter in semifinale. I rossoneri possono ambire a vincere la Champions?
"Il Milan è devastante in contropiede con Leao, è la nostra arma in più. Se posso, ho notato però un problema tattico, a proposito della domanda sul motivo per cui, forse, non abbiamo vinto di nuovo lo scudetto...".

Prego.
"Segniamo troppi pochi gol. Giroud? È un grande lavoratore, però - appunto - quando Leao parte e salta due-tre giocatori sulla fascia, non c’è mai nessuno dentro l’area che concretizza. L’ho visto succedere spesso quest’anno. Bisogna risolvere questo problema".

Mi sembra di capire che il tuo Milan ideale si fonda sulla permanenza di Leao, a ogni costo...
"Per me non solo lo devi tenere a tutti i costi, ma devi pure costruirgli una squadra intorno di valore. Al Milan serve una prima punta. Bisogna sfruttare tutte le occasioni che costruisce il portoghese".

Il Milan della prossima stagione può contemplare Ibra?
"Per me Ibra è stato un grandissimo, però ormai è un ex calciatore, è evidente. Ha fatto il suo tempo e dovrebbe smettere. Con tutto il rispetto per quello che ci ha dato".

Vorresti rimanesse in società?
"Spero di sì. Magari nello staff di Pioli, come sta praticamente già facendo in questa stagione. Il suo carisma è ancora prezioso per i compagni. Però è un ex calciatore".

Come bisognerà affrontare l’Inter in Champions nelle due semifinali a livello di approccio?
"Non è solo la semifinale di Champions. Ma anche il derby di Milano. C’è la voglia di dimostrare di essere la squadra più forte della città. È una partita di orgoglio in primis".