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Dal miracolo su Kallon alla corsa sotto la Curva, Christian Abbiati racconta gli Euroderby: "Clima teso, pressione altissima e ansia"

ESCLUSIVA MN - Dal miracolo su Kallon alla corsa sotto la Curva, Christian Abbiati racconta gli Euroderby: "Clima teso, pressione altissima e ansia"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 1 maggio 2023, 16:00ESCLUSIVE MN
di Gianluigi Torre

Christian Abbiati, ex portiere del Milan, ha rilasciato un'intervista a MilanNews.it. Di seguito le domande e le risposte:

Partiamo dagli Euroderby. Che clima si respirava all’interno dello spogliatoio in quelle settimane?
"Come stanno dicendo tutti i miei ex compagni, il clima era molto teso, c'era una pressione altissima essendo un derby stracittadino. Per me, e per qualche altro compagno di Milano, era molto importante, c'era un po' di ansia. Eravamo sicuri dei nostri mezzi, ma era comunque un derby e non si sa mai come va a finire".

Qual è stato il tuo primo pensiero quando hai saputo che ci sarebbe stato il Derby in Champions?
"Quando arrivi ad un certo punto in Champions League non cambiava più di tanto, comunque eravamo a giocarcela fino alla fine noi, Juventus, Real Madrid e Inter. Il derby, ovviamente, era qualcosa di più. Ora è facile parlarne perché quell'anno è andata bene, ma è una cosa molto bella un derby stracittadino in semifinale di Champions League".

Il quel ritorno di Champions tutti i tifosi rossoneri ricorderanno che Christian Abbiati salvo il risultato con un super intervento di polpaccio su Kallon. A distanza di 20 anni, che effetto ti fa ricordare quella parata? Cosa hai pensato quando hai visto la palla uscire?
"Che culo (ride, ndr). Il ricordo principale che ho di quella serata, però, è la corsa dalla Curva Nord alla Curva del Milan al fischio finale, è un ricordo indelebile nella mia testa".

A quale parata sei più affezionato? A questa su Kallon, al miracolo di Perugia o a qualche altro intervento?
"Penso che quella di Perugia sia stata la parata che ricordo più volentieri perché è stato l'inizio e la chiusura della favola: da terzo portiere sono diventato primo portiere del Milan, vincendo anche lo Scudetto con una parata importante, quindi penso sia quella".

Ora la porta del Milan è in ottime mani. Dopo due stagioni di altissimo livello… che pensiero ti sei fatto su Mike Maignan?
"Non lo conoscevo e mi sta sorprendendo, è molto molto bravo".

Pensi che il rigore parato a Kvaratskhelia sia in qualche modo paragonabile alla tua parata su Kallon?
"Sì, diciamo che se Kallon avesse fatto gol noi saremmo usciti. Nel caso di Napoli-Milan c'era ancora qualche minuto da giocare e sarebbe stato il gol del pareggio degli azzurri, ma è stato fondamentale, poi parare un rigore in Champions League contro un'altra italiana..."

Intervista di Gianluigi Torre