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Marelli: "Inspiegabili i due rigori non concessi al Milan, Mandzukic graziato più volte"

ESCLUSIVA MN - Marelli: "Inspiegabili i due rigori non concessi al Milan, Mandzukic graziato più volte"MilanNews.it
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domenica 7 aprile 2019, 14:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte intervista di Thomas Rolfi

Juventus-Milan va in archivio tra polemiche, accuse arbitrali e delusione per una sconfitta mai così immeritata allo Stadium. Per parlare dell'operato del fischietto Fabbri e della poca assistenza ricevuta al VAR in più occasioni, la redazione di MilanNews.it ha intervistato l'ex arbitro di Serie A Luca Marelli.

Sig. Marelli, purtroppo si torna a parlare di evidenti errori dei direttori di gara. Partiamo in ordine cronologico, come è possibile non fischiare rigore sul fallo di mano di Alex Sandro nel primo tempo?
"La risposta non la so nemmeno io. Normalmente cerco di capire le decisioni dei miei ex colleghi basandomi su di un ragionamento o possibili interpretazioni, ma in questo caso ci sono poche spiegazioni. Vanno dette un paio di cose però: in presa diretta un arbitro quel rigore non lo vede mai, nel momento in cui Alex Sandro tocca di mano l'arbitro è coperto da due giocatori che gli chiudono la visuale. L'altra cosa è quella della on-field review. Ci sta metterci qualche minuto in più, è meglio perdere qualche istante ed essere sicuri piuttosto che peccare di superficialità. Una volta che osservi ai monitor però è inspiegabile confermare la decisione iniziale, non esiste un singolo parametro che gli permetta di avallare la sua prima scelta presa in diretta. Non ne esiste uno. Il braccio di Alex Sandro è staccatissimo, si avvicina al corpo successivamente, una volta che il giocatore interviene in quella maniera si assume un rischio ed è quello di contatto con il braccio e quindi che il calcio di rigore venga assegnato. Io davvero non riesco a capire, non riesco a trovare una giustificazione per questo mancato rigore".

Analizzando sempre l'operato di Fabbri, come valuta lo strattonamento di Mandzukic su Castillejo in area di rigore nella ripresa?
"Questo è molto semplice, non c'è niente. Il fatto che lo stesso Castillejo, una volta caduto a terra, non abbia protestato è una segnale. Si aiutano entrambi con le braccia, è una normalissima dinamica di gioco. Io mi focalizzerei di più su altre situazioni che danno l'idea di come Fabbri abbia sbagliato completamente l'approccio. Probabilmente si è avvicinato a questo partita come se fosse un arbitro già formato, in realtà a 35 anni ha appena iniziato. Juventus-Milan, in questa maniera, la possono affrontare solo Rocchi od Orsato, non lui. Deve cominciare a lavorare ed arbitrare con meno errori possibili, solo poi potrà fare un po' di amministrazione in campo, ma non adesso e non in questa. Dopo dieci minuti, ad esempio, c'è ammonizione per Bonucci per evidente fallo su Piatek, ma non lo richiama neanche sbagliando. Nel secondo tempo, Bentancur stende Borini e viene utilizzato lo stesso metro, solo fallo ma lo risparmia dal cartellino. Pochi minuti dopo, Musacchio si aggrappa a Manduzkic e anche qui manca il giallo, perché poteva essere azione pericolosa interrotta da una trattenuta evidente, e l'argentino era già ammonito. Tra l'altro, parlando del difensore, l'ammonizione sul calcio di rigore è completamente sbagliata. Non ha nessun senso. Musacchio ha provato a contendere il pallone, non ci è riuscito, ha commesso fallo ma l'ammonizione non può esistere".

Ecco proprio parlando del penalty bianconero. È un fischio corretto secondo lei o Dybala cerca di allargare la gamba?
"No, il rigore c'è. Ha allargato leggermente la gamba ma il rigore c'è tutto. Musacchio lo sa, si è reso conto di aver fatto una sciocchezza con quell'entrata scomposta. Quello che non va è l'ammonizione, che mi ripeto, non ha senso".

Rimanendo nel tema della gestione dei cartellini, come commenta l'ammonizione a Çalhanoglu?
"Inspiegabile. Non c'è niente, non c'è proprio fallo. Forse il turco entra un po' scoordinato, ma non ha nemmeno toccato l'avversario. Parlare di intervento imprudente mi pare assolutamente eccessivo".

L'ultimo episodio è quello che sta facendo maggiormente discutere, quel calcio di Mandzukic a Romagnoli in area con palla in gioco all'86'. Un suo pensiero?
"Vedendo le immagini, Fabbri era girato proprio verso Romagnoli e Mandzukic ma dalla sua posizione era impossibile da vedere. Il contatto era coperto e troppo lontano, quindi questo è uno di quei casi in cui il VAR non deve intervenire per una condotta violenta, perché qui trattasi di condotta antisportiva in quanto viene colpito un avversario a palla lontana, però chiaramente si tratta di un fallo che va punito con il calcio di rigore. Anzi, che doveva portare al penalty, perché l'infrazione è evidente. È una sciocchezza di Mandzukic, che ha dimostrato di essere molto nervoso già in precedenza, addirittura aveva applaudito l'arbitro poco prima, una roba che non si può vedere in un campo di calcio. Un comportamento irrispettoso e irriguardoso nei confronti del direttore di gara. Può anche essere l'arbitro peggiore del mondo ma un simile atteggiamento non va tollerato. Poco più tardi viene ammonito e ancora si rivolge verso l'arbitro urlando 'bravo bravo bravo'. Era nervoso ed il nervosismo lo aveva portato a questa reazione contro Romagnoli che doveva essere punita con il calcio di rigore. È stato graziato più volte".

Alla luce della nostra chiacchierata, le dichiarazioni di Leonardo al triplice fischio le sembrano corrette o esagerate?
"Che il risultato sia stato condizionato da Fabbri non lo possiamo sapere. È vero, ci sono stati episodi contro il Milan ma anche situazioni che hanno sfavorito la Juventus, come il gol annullato a Kean che resta senza spiegazione e senza alcun fallo. Ancora non so cosa abbia fischiato, c'è un contatto lievissimo tra Bonucci e Romagnoli ma è una mano appoggiata al petto che viene fischiata un secondo dopo che Romagnoli finisce a terra. Tornando alla domanda, io non dirò mai che un arbitro è inadeguato perché lo reputo molto offensivo. Si può dire che ieri Fabbri ha approcciato male la partita e non l'ha mai capita, fin dal primo minuto. In realtà un arbitro già formato, a differenza di Fabbri che ancora deve fare gavetta, avrebbe cambiato metro di giudizio a gara in corso, capendo che la sua impostazione iniziale era sbagliata. Invece lui ha proseguito col suo metodo, provocando una partita caotica. Non c'è stata una singola occasione in cui abbia fischiato senza creare proteste. Se i giocatori di entrambe le squadre protestano per ogni cosa è perché qualcosa non va, altrimenti ad una andrebbe bene e all'altra no. Per quanto riguarda Leonardo, non mi ha stupito e lo capisco. Effettivamente ci sono interessi economici in ballo molto elevati. Porto un esempio molto semplice: io sono stato attaccato molto pesantemente dopo aver sostenuto che fosse rigore quella mano di De Sciglio in un Juventus-Milan di qualche anno fa concluso 2-1. Ma se quello è rigore, lo è ancora di più il fallo di ieri di Alex Sandro. La dinamica è differente ma c'è un particolare in più, la distanza fra Çalhanoglu e il brasiliano è assolutamente superiore di quella fra De Sciglio e l'avversario. Ripeto, non dirò mai che un arbitro è inadeguato perché so quanta fatica ci voglia per arrivare a quel livello. Dico semplicemente che è stata una serata molto negativa causata da un approccio ed una lettura della gara completamente sbagliata".

Il signor Fabbri rischia di essere fermato?
"Non mi stupirebbe. Non tanto per gli episodi in sè ma per il contesto generale. L'errore più grave, ad esempio, è l'ammonizione di Musacchio su rigore di Dybala. Il fischio è corretto, ma non la sanzione disciplinare, non si capisce cosa abbia visto. Nel secondo tempo poi è andato completamente nel pallone, magari aveva capito di aver sbagliato nella prima frazione ed è rientrato in campo poco sereno".

Intervista di Thomas Rolfi