Pagelle - Si salva solo Ibra. A livello di singoli, errori pesanti da parte di tutti

Pagelle - Si salva solo Ibra. A livello di singoli, errori pesanti da parte di tuttiMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 8 marzo 2020, 17:12Pagelle
di Pietro Mazzara

Queste le pagelle di Milan-Genoa:

Begovic 5,5: il Genoa lo impallina due volte dal limite dell’area piccola e non ci può fare granché. Va in bagher sulla prima conclusione della gara, quasi sopreso.

Conti 4,5: Criscito e Cassata entrano quando vogliono sulla sua corsia e in entrambi i gol, c’è un errore di posizionamento. Nel primo guarda Pandev tagliare verso l’area piccola (in combinata con Gabbia), mentre nel secondo legge male l’inserimento di Schone. (dal 91’ Calabria sv).

Gabbia 5,5: sul primo gol del Genoa entra nel concorso di colpe che coinvolge tutta la difesa. Il resto della gara è una lotta continua, prima con Pandev e poi con Pinamonti. Ma è uno dei meno peggio.

Romagnoli 5,5: meglio in fase d’impostazione che in quella di chiusura. Poco convincente nella gestione globale delle due azioni gol del Genoa. Nella ripresa la sofferenza è minima, ma è difficile alzare qualcuno sulla sufficienza.

Theo Hernandez 4,5: i due gol arrivano dalla sua fascia e non sono più un caso. Sanabria lo sposta con troppa facilità e a lui sembra quasi che crollino le gambe, perché il tempo di reazione è infinitamente lento. Sul secondo gol, invece, lascia almeno cinque metri a Biraschi per crossare con tutta tranquillità. È in fase involutiva e si vede, anche quando attacca non ha il ritmo dei mesi scorsi.

Kessie 4,5: Cassata lo brucia per lo 0-2 che risulta essere il punto decisivo per indirizzare la gara. Sbaglia parecchie scelte e anche nel recupero, quando dovrebbe evitare di regalare tempo agli avversari, commette falli inutili.

Bennacer 5,5: sul gol di Pandev manca la sua copertura di seconda e questo gli fa andare il voto sotto la sufficienza. Si scontra con Ibra su un pallone a metà e lo svedese non gli riserva parole dolci. Tuttavia ha una capacità mentale di restare in partita invidiabile.

Castillejo 5: apatico, ben chiuso da Criscito che non gli lascia mai troppo spazio per ritmare la corsa né le giocate. Pioli lo tiene dentro per avere uno d’equilibrio in più, ma fa veramente poco.

Calhanoglu 5: Ibra gli apparecchia l’occasione del possibile 1-1, lui spara su Perin. La sua posizione di rottura tra le due linee viene anestetizzata da Behrami che non gli dà mai spazio per agire con lucidità. (dal 56’ Bonaventura 6: zitto zitto, fa il suo e forse meglio di quasi tutti i compagni di reparto).

Rebic 5: decisamente sotto tono in tutto quello che fa, soprattutto nella fase offensiva dove risulta impreciso sia nei passaggi sia nei posizionamenti. Pioli lo giubila in nome del cambio tattico. (dal 57’ Leao 5: entra, fa un paio di tacchi e non mette quel turbo che Pioli si sarebbe aspettato).

Ibrahimovic 6: è il cuore del Milan e Pioli, soprattutto nella ripresa, invita la squadra a giocare su di lui e per lui. Segna il gol del 1-2 anche se nel primo tempo se ne era mangiato uno bello grosso. Ma con lui, la davanti, c’è sempre aria di pericolo.