Ambrosini: "Al Milan manca da troppo tempo l'ambizione di eccellere"

Intervistato questa mattina dai taccuini de La Gazzetta dello Sport, l'ex Milan Massimo Ambrosini ha parlato della scelta del club rossonero di ripartire da Massimiliano Allegri, allenatore con il quale ha avuto modo di lavorare più di 11 anni fa, proprio quando il toscano varcò per la prima volta i cancelli di Milanello.
Che effetto fa rivedere Allegri sulla panchina del Milan 15 anni dopo la prima volta?
"Io sono nostalgico di natura e quando mi ricordo dei bei momenti del passato, sono sensibile. Gli auguro di avere lo stesso impatto che ha avuto con noi e sono convinto che sarà così".
Quindi promuove la scelta di Furlani e Tare?
"Alla luce di ciò che è successo la scorsa stagione, la trovo giustissima. Nessuna scelta ti dà la certezza di vincere o di ottenere risultati, ma Max darà senso di responsabilità alla squadra".
Giusto dire che il Milan senza le coppe europee ha un grande vantaggio e può ripetere quello che ha fatto il Napoli di Conte nel campionato appena concluso?
"È la più grande delle banalità e, allo stesso tempo, la più grande verità, Parlare di prospettive future, con due mesi di mercato davanti, è impossibile, ma il Milan dovrà puntare in alto. Se c'è una cosa che manca da troppo tempo è l'ambizione di eccellere. E se indossi la maglia rossonera devi almeno ambire a eccellere. In ogni momento. Non si può vincere sempre, ma nessuna delle componenti può prescindere dall'ossessione di volerlo fare".

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