Ferrè ed i problemi difensivi del Milan: "Un passaggio al 4-3-3 darebbe più copertura"
Nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Cronache di Spogliatoio 'Elastici', il match analyst Stefano Ferrè ha parlato di Milan nel corso della rubrica dedita ad approfondire l'organizzazione tattica della formazione rossonera in mezzo al campo:
"Il Milan difende 4-2-4, ma un conto è farlo sulla prima costruzione o in prima pressione, un conto è farlo anche quando la squadra avversaria invade la tua metà campo. Perché cosa succede? Mediamente rimangono 4 giocatori nella metà campo avversaria e si crea quel buco tra il 28 (Thiaw, ndr), il 29 (Fofana, ndr) ed il 22 (Emerson Royal, ndr), che non è coperto da nessun centrocampista. Quindi né il trequartista, né l'esterno alto, né la punta lo fa.
Quindi bisogna capire: a Madrid l'ha fatto Musah, il falso esterno. Chi lo può fare? Se nessuno ha queste caratteristiche, probabilmente un passaggio al 4-3-3 ti dà copertura di quella zona di campo, quindi l'inserimento di una mezzala destra che manca proprio, perché non c'è nel 4-2-4 o 4-4-2 del Milan. Ed ecco perché Loftus-Cheek potrebbe essere l'uomo giusto".
Su Loftus-Cheek: "Fino ad oggi i numeri in stagione di Loftus-Cheek sono stati deludenti. Più che altro perché ti dà l'idea di essere un giocatore che potrebbe ma non fa. Perché? Quando va a duello, Loftus-Cheek vince più della metà dei duelli. Quando gioca il pallone, Loftus-Cheek è preciso, quasi il 90%. Il problema è quando. Perché mediamente tocca la palla poco, 30 tocchi a partita. Si sacrifica, recupera pochi palloni, meno di due a partita, e rispetto al Loftus-Cheek che ci ha abituato ad essere decisivo anche nell'inserimento, quindi in possesso, o con l'assist, o con il gol, tira pochissimo in porta".
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