Un anno per dimostrare che l'Italia è pronta per Euro2032 ed evitare una figuraccia europea. Ad oggi un solo stadio a norma

L'edizione odierna di "Affari e Finanza" su La Repubblica riporta un'interessante analisi sugli stadi italiani e sulla corsa a Euro 2032. Il calcio italiano ha un anno di tempo per dimostrare di essere pronto ad ospitare insieme alla Turchia gli Europei di calcio del 2032. L'obiettivo è portare almeno cinque stadi italiani ai livelli richiesti dalla UEFA che ha già effettuato dei sopralluoghi negli impianti delle undici città italiane tra cui verranno scelte le cinque destinate ad ospitare Euro2032: si tratta di Roma, Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Cagliari e Palermo. Ad oggi solo uno stadio soddisfa i 130 requisiti necessari di sicurezza, accessibilità, logistica e servizi, vale a dire l'Allianz Stadium di Torino, la casa della Juventus.
Sarà una corsa contro il tempo visto che la FIGC dovrà consegnare la lista delle cinque città alla UEFA entro il 31 luglio 2026. L'obiettivo è presentare cinque stadi a norma per evitare di farsi soffiare gli Europei dalla Turchia e di fare una figuraccia di dimensione epocali. Proprio per questo il ministro dello Sport Andrea Abodi è arrivato alla nomina a Commissario per gli stadi di Massimo Sessa, a cui spetterà a lui coordinare il piano di investimenti, stimato a fra 5 e 7 miliardi, che porterà alla trasformazione o al rifacimento ex novo di molti dei più grandi stadi italiani.
Anche Milano spera di far parte di questa con il nuovo stadio che Milan e Inter puntano a costruire vicino all'attuale San Siro che verrà in gran parte demolito (solo il 9 per cento della cubatura del Meazza sarà conservato e riconvertito a spazio commerciale e museo). I due club milanesi, che hanno affidato il progetto del nuovo impianto a Foster+Partners e Manica, investiranno 1,5 miliardi di euro per costruire uno stadio moderno da 71500 posti che avrà certamente tutti i requisiti per ospitare alcune partite di Euro 2032.

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